Senza Autore

Parecchi anni fa un’amica mi fece leggere una poesia che riporterò qui sotto, molto bella, purtroppo non era autografata ed io non so chi l’ha scritta, se é completa o se é stata modificata, se qualcuno conoscesse l’autore é pregato di lasciare un messaggio a fondo pagina. Grazie!  Bene, ora io la voglio dedicare a tutti voi, buona lettura!

                                             Dedicato al visitatore

Voglio dedicare a te visitatore portato dal destino tra le mie onde, questa meravigliosa poesia, perché voglio sapere da te…..  Non mi interessa sapere qual’ é il tuo mestiere……voglio sapere per che cosa si strugge il tuo cuore e se hai il coraggio di sognare l’incontro con ciò che esso desidera. Non mi interessa sapere quanti anni hai, m’interessa sapere se correrai il rischio di fare il pazzo per amore, per il tuo sogno, per l’avventura d’essere vivo. Non mi interessa sapere quali pianeti quadrano con la tua luna, voglio sapere se hai toccato il centro del tuo dolore, se le difficoltà della vita ti hanno portato ad aprirti, oppure a chiuderti in te stesso nel timore di soffrire ancora! Voglio sapere se sei capace di stare nel dolore, tuo o mio, senza far nulla per nasconderlo o cristallizzarlo. Voglio sapere se sei capace di stare nella gioia, tua o mia, se puoi scatenarti nelle danze senza che l’estasi ti invada fino alla punte delle dita dei piedi e delle mani senza esortarci ad essere prudenti o realistici o consapevoli dei limiti umani. Non mi interessa sapere se la storia che mi racconti é vera, voglio sapere se sei capace di deludere un altro per restare fedele a te stesso e di non tradire mai la tua anima, a costo di lasciare che gli altri ti chiamino traditore. Voglio sapere se sei degno di parola e quindi di fiducia. Voglio sapere se sei capace di trovare la bellezza anche nei giorni in cui il sole non splende, dare inizio alla tua vita sulle sponde di un lago gridando “SI” al bagliore d’argento della luna piena. Non mi interessa sapere dove vivi né quanti denari possiedi, voglio sapere se dopo una notte disperata di pianto sei capace di alzarti, così come sei, sfinito e con l’anima ricoperta di lividi, per metterti a fare quello che c’é da fare con i bambini. Non mi interessa sapere chi conosci né come ti trovi qui, voglio sapere se starai in piedi con me al centro del fuoco, senza tirarti indietro. Non mi interessa sapere che cosa hai studiato, né con chi e neppure dove, voglio sapere che cosa ti sostiene da dentro, quando tutto il resto viene a mancare. Voglio sapere se puoi stare da solo con te stesso e se la tua compagnia ti piace veramente nei momenti di vuoto.                                  cropped-img_1882.jpgGrazie al commento di “Seidicente” posso pubblicare il nome dell’autore. by Orian Mountain Dreamer: “L’invito”

senza titolo

Non c’è scatto nel cielo.

Solo il fulmine ha spigoli e fuoco.

solo il fulmine viaggia nervoso.

Ma guarda ora – che pace –

 

A me pare di averlo percorso

tutto a volo – questo azzurro

che si dispiega pacato. mi pare

un luogo che conosco. che è stato 

di me. e lo è ancora

se guardo – entra nella radice

dà da bere al mio tronco

alimenta il mio fuoco.

                    Mariangela Gualtieri

 

ninna nanna

In memoria di tutti quei ragazzi che sono stati strappati con violenza dalle braccia della vita.

 

Se non siete genitori, allora immaginate di avere un figlio.
Di tenerlo sul vostro petto, per tutta la notte, quando pesa poco più di tre chili.
Di accarezzarlo mentre cerca il latte dal seno.
Di fare boccacce, intonare canzoncine e ballare come un giullare quando non ne vuole sapere di mangiare la pappa.
Di insegnargli ad allacciarsi le scarpe.
Di osservarlo di nascosto dalle grate di una ringhiera mentre sta in giardino nei primi giorni di scuola materna.
Di ascoltare i suoi primi ragionamenti
Di accompagnarlo e assisterlo nelle sue prime difficoltà.
Di vederlo farsi uomo.
Di inorgoglirvi quando vi da soddisfazione.
Di domandarvi se le sue amicizie sono buone o cattive.
Di preoccuparvi quando non rientra a casa.
Di disperarvi perché non rientra a casa.
Di rassegnarvi perché non lo vedrete più vivo.
Di non darvi più pace perché non ne sapete il motivo.
Di morire dentro
perché siete morti dentro.
Se non siete genitori, allora immaginate di avere un figlio.
Di amarlo più di voi stessi.
Immaginate che qualcuno lo pesti fino alla morte.
Immaginate che non sarete più gli stessi.

                                                        by Domenico Finiguerra

Ol co n’del sac

 Guère n’ toc i cantù,
n’ ciel, sol mar, e sola tèra.
I fradei i se copa
sensa dumandas cusa i è dré a fà.
Ol popolino al gà de ès ignorant,
per forsa al gà issè de ès,
se no i interss di potencc i ghe a de més.
Se spent e se spant per  sté guère
ma per ol popol ghé gnà ona palanca mata
anse se sirca de sfrutal.
Nisù al se dumanda, nisù al dumanda,
tocc in gir co i paraocc, col co n’del sac.
Ol potent mel sa al maia stess
anse al maia de piò so i guère
e so la pel de chi i a fà, che col co n’del sac
al combat per ona gloria
che la porta doma fam e disperassiù.
N’dom  scecc desdis fò
combatì col co fò del sac
combatì per voter sensa fà la guèra coi canù,
diga mia ol vost corp, la vosta anima, ol vost sanc,
issè i potencc i se maierà tra de lur fina a mor.
Combatì col co  per iga ona eta piò pura
per ergot che ale la pena: i nost scecc, i noste mame, ol nost mond!
                                   
                     (Anonimo)

” Maya Angelous’s” best poem

A woman should have……
enough money within her control to move out and rent a place of her own, even if she never wants to or needs to……..
A woman should have……
something perfect to wear if the employer, or date of her dreams wants to see her in an hour……
A woman should have……
a youth she’s content to leave behind….
A woman should have……
a past juicy enough that she’s looking forward to retelling in her old age……
A woman should have…..
a set of screwdrivers, a cordless drill, and a black lace bra…….
A woman should have…….
a friend who always makes her laugh… and one who lets her cry…….
A woman should have……
a good piece of furniture not previously owned by anyone else in her family…….
A woman should have…..
eight matching plates, wine glasses with stems, and a recipe for a meal, that will make her guests feel honored……
A woman should have …..
a feeling of control over her destiny.
Every woman should know….
how to fall in love without losing herself……
Every woman should know….
how to quit a job, break up with a lover, and confront a friend without riuning the friendship…..
Every woman should know…
when to try harder …..and WHEN TO WALK AWAY…..
Every womn should know……
that she can’t change the lenght of her calves, the width of her hips, or the nature of her parents……
Every woman should know…..
that her childhood may not have been perfect…..but it’s over……
Every woman should know …….
what she would and wouldn’t do for love or more…….
Every woman should know…..
how to live alone…even if she doesn’t like it…..
Every woman should know……
whom she can trust, whom she can’t, and why she shouldn’t take it personally……
Every woman should know
where to go….. be it to her best friend ‘s kitchen table …… or a charming inn in the woods …. when her soul needs  shoothing………
     Every woman should  know
 what she can and can’t accomplish in a day….. in a month….. in  a  year…….
                                                                                                                                                                                                                             .

Avevo una scatola di colori

Avevo una scatola di colori.

Brillanti , decisi e vivaci.

Avevo una scatola di colori.

Alcuni caldi, altri moto freddi.

Non avevo il rosso per il sangue dei feriti.

Non avevo il nero per il pianto degli orfani.

Non avevo il bianco per le mani ed il volto dei morti.

Non avevo il giallo per le sabbie ardenti.

Ma avevo L’arancio per la gioia della vita.

E il verde per i nidi e i germogli.

E il celeste dei chiari cieli stellati.

E il rosa per i sogni e il riposo.

Mi sono seduta e ho dipinto la pace

              ( Talì Sorek, israeliana)